La psoriasi, una malattia infiammatoria cronica della pelle, affligge milioni di persone in tutto il mondo. Ma negli ultimi anni, diverse ricerche scientifiche hanno evidenziato un principio attivo con un potenziale davvero importante. Si tratta del CBD, il cannabidiolo, uno dei composti presenti nella pianta di cannabis, che ha attirato l’attenzione della comunità scientifica e dei pazienti come potenziale alleato nella gestione di questa condizione.
La chiave per comprendere il potenziale terapeutico della cannabis nella dermatologia risiede nel sistema endocannabinoide (SEC). Questo sistema, presente in tutto il corpo umano, incluso la pelle, regola una vasta gamma di funzioni, tra cui:
- Infiammazione: il SEC è coinvolto nella modulazione della risposta infiammatoria, che è alla base di molte malattie della pelle.
- Proliferazione cellulare: influisce sulla crescita e sulla morte delle cellule cutanee.
- Produzione di sebo: regola la produzione di sebo, che può essere alterata in alcune condizioni dermatologiche.
Ma vediamo nello specifico cos’è la psoriasi e quali sono i sintomi per identificarla.
Che cos’è la psoriasi e quali sono i suoi sintomi?
La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle caratterizzata da una proliferazione eccessiva delle cellule cutanee. Si manifesta con la comparsa di placche rosse e squamose, spesso localizzate a livello di gomiti, ginocchia, cuoio capelluto e regione lombare.
I sintomi più comuni includono:
- prurito intenso
- secchezza della pelle
- ispessimento delle unghie
- dolore articolare.
La gravità e l’estensione delle lesioni possono variare da persona a persona e possono essere influenzate da fattori genetici, ambientali e stress.
La psoriasi può colpire chiunque, a qualsiasi età, anche se spesso si manifesta in giovane età, tra i 15 e i 30 anni. Non è contagiosa e le cause esatte non sono ancora del tutto chiare, ma si ritiene che derivi da una combinazione di fattori genetici e ambientali.
Ma quali sono le cause che portano a scatenare questa malattia?
Sintomi e cause principali della Psoriasi
Come abbiamo visto la psoriasi mostra sintomi ben evidenti, soprattutto per quanto riguarda le placche, ma ecco come capire se si tratta di psoriasi in base al loro aspetto:
- Colore: rosso intenso, ben delimitate.
- Superficie: ricoprte da squame argentate che si staccano facilmente (come se si “sbriciolassero”).
- Localizzazione: comunemente appare su gomiti, ginocchia, cuoio capelluto, basso della schiena, ma possono comparire in qualsiasi parte del corpo.
Altri sintomi possono essere prurito intenso, secchezza della pelle, ispessimento delle unghie e, nei casi più gravi, dolore alle articolazioni. Ovviamente solo un dermatologo può fare una diagnosi certa, quindi se ti sei riconosciuto in questi sintomi, è fondamentale rivolgersi a uno specialista per una valutazione accurata.
Ma perché viene la psoriasi? Chi sono le persone maggiormente colpite? Le cause precise della psoriasi non sono ancora note, ma la ricerca ha identificato dei fattori scatenanti che si possono riassumere in:
- Stress: è uno dei principali fattori scatenanti.
- Infezioni: come le faringiti da streptococco, possono innescare un episodio di psoriasi.
- Farmaci: come i beta-bloccanti e i diuretici, possono peggiorare la psoriasi.
- Traumi cutanei: tagli, graffi o ustioni possono provocare la comparsa di nuove placche.
- Clima freddo e secco: può seccare la pelle e aggravare i sintomi.
Come detto in precedenza, non esiste un profilo specifico a cui sia legata la psoriasi, ma alcuni studi hanno evidenziato una maggiore incidenza in:
- Famiglie con storia di psoriasi: la componente genetica gioca un ruolo importante nello sviluppo della malattia.
- Fasce d’età: ci sono due picchi di incidenza, uno tra i 15 e i 30 anni e un altro dopo i 50 anni.
- Persone con altre malattie infiammatorie: come l’artrite reumatoide o la malattia di Crohn.
Tipologie di Psoriasi
La psoriasi, come abbiamo visto, è una malattia della pelle molto variabile, sintomi e gravità della malattia variano da persona a persona, come anche le manifestazioni cutanee. Per questo sono state identificate diverse tipologie di psoriasi, ecco le principali:
- Psoriasi a placche (o volgare): è la forma più comune. Si manifesta con placche rosse e squamose, spesso localizzate a livello di gomiti, ginocchia, cuoio capelluto e basso della schiena.
- Psoriasi guttata: caratterizzata da piccole papule a forma di goccia, spesso scatenata da un’infezione delle vie respiratorie superiori, come un’angina.
- Psoriasi inversa: si localizza nelle pieghe della pelle, come ascelle, inguine e sotto le mammelle. Le lesioni sono lisce e lucide, di colore rosso vivo.
- Psoriasi pustolosa: caratterizzata dalla formazione di pustole piene di pus. Può essere localizzata (ad esempio, alle mani o ai piedi) o generalizzata, coinvolgendo ampie aree del corpo.
- Psoriasi eritrodermica: è la forma più grave e meno comune. Interessa quasi tutta la superficie cutanea, causando arrossamento diffuso, desquamazione e prurito intenso.
- Psoriasi del cuoio capelluto: colpisce il cuoio capelluto, causando prurito, desquamazione e talvolta perdita di capelli.
- Psoriasi ungueale: interessa le unghie, causando ispessimento, decolorazione e onicolisi (distacco dell’unghia dal letto ungueale).
- Psoriasi palmoplantare: più rara, colpisce i palmi delle mani e le piante dei piedi.
- Psoriasi articolare: coinvolge le articolazioni, causando dolore, gonfiore e rigidità.
Proprio perché questa malattia può manifestarsi in modi diversi è importante conoscere le diverse tipologie. Comprendere il tipo di psoriasi che si ha è fondamentale per:
- Diagnosi accurata: ogni tipologia presenta caratteristiche specifiche che aiutano il dermatologo a porre una diagnosi precisa.
- Trattamento personalizzato: il trattamento viene adattato in base alla tipologia di psoriasi e alla sua gravità.
- Gestione della malattia: conoscere il proprio tipo di psoriasi permette di anticipare eventuali ricadute e di adottare misure preventive.
Inoltre, è importante tenere bene a mente che la psoriasi è una malattia le cui lesioni possono variare nel tempo, con periodi di remissione e riacutizzazione dovuti da diversi fattori.
Proprietà terapeutiche del CBD applicate alla Psoriasi
Come dicevamo all’inizio, negli ultimi anni il CBD ha destato molto interesse nella comunità scientifica per le sue proprietà terapeutiche proprio nel trattamento delle malattie della pelle, compresa la psoriasi. Ma vediamo meglio di cosa si tratta e quali sono le proprietà e gli effetti del cannabidiolo.
Nello studio intitolato Potenziale terapeutico del cannabidiolo (CBD) per la salute e i disturbi della pelle, pubblicato sul National Library of Medicine e svolto da Amway Corporation, si legge:
In particolare, il cannabidiolo (CBD), un composto non psicoattivo della pianta di cannabis, ha attirato notevole attenzione negli ultimi anni per il suo potenziale terapeutico aneddotico per varie patologie, tra cui disturbi cutanei ed estetici. Sebbene una serie di prove precliniche suggerisca che l’applicazione topica del CBD possa essere efficace per alcuni disturbi della pelle, come eczema, psoriasi, prurito e condizioni infiammatorie, l’efficacia clinica confermata dei meccanismi molecolari sottostanti devono ancora essere completamente identificate.
Un’altra ricerca dal titolo “Cannabinoidi e loro recettori nelle malattie della pelle” spiega:
L’applicazione terapeutica dei cannabinoidi ha guadagnato terreno negli ultimi anni. I cannabinoidi interagiscono con il sistema endocannabinoide umano nella pelle. Un ampio corpus di ricerche indica che i cannabinoidi potrebbero essere promettenti per il trattamento di eczema, psoriasi, acne, prurito, disturbi dei capelli e cancro della pelle. Tuttavia, la maggior parte dei dati disponibili è in fase preclinica. Non sono ancora stati condotti studi clinici completi, su larga scala, randomizzati e controllati.
Proprio in quest’ultimo studio vengono citati due importanti effetti del CBD per le malattie della pelle:
- effetto calmante e antinfiammatorio
- effetto lenitivo sulle lesioni psoriasiche.
Effetti calmanti e antinfiammatori
Andando ad analizzare più approfonditamente lo studio sopra citato, si legge:
Negli ultimi anni, i componenti dei cannabinoidi stanno emergendo come alternative terapeutiche per pazienti con una varietà di malattie e condizioni. In particolare, le loro proprietà antinfiammatorie hanno suscitato l’interesse dei dermatologi. Dato il crescente numero di studi preclinici e clinici che esplorano il potenziale dei cannabinoidi per il trattamento di condizioni dermatologiche.
Per quanto riguarda in particolare la psoriasi viene specificato che:
I cannabinoidi potrebbero migliorare la psoriasi invertendo l’inibizione dei cheratinociti e inibendo il rilascio di citochine infiammatorie come IL-2, TNF-α e IFN-γ, che sono importanti nella patogenesi della psoriasi
Effetto lenitivo su lesioni psoriasiche
Nello stesso studio si sottolinea anche l’effetto lenitivo sulle lesioni psoriasiche che ha portato a importanti miglioramenti nei pazienti:
L’effetto del CBD sulla psoriasi è stato anche studiato in studi clinici. Friedman et al. hanno dimostrato che i pazienti con psoriasi trattati quotidianamente con una crema topica al THC hanno mostrato miglioramenti entro due giorni. Inoltre, cinque pazienti con psoriasi che hanno applicato un unguento topico arricchito di CBD sulle loro lesioni due volte al giorno per tre mesi hanno avuto un miglioramento generale nei loro punteggi dell’indice di gravità della psoriasi al giorno 90 ( p < 0,001). I pazienti con psoriasi del cuoio capelluto che sono stati trattati con olio di CBD hanno sperimentato una riduzione dei vasi arboricoli e dell’infiammazione. Hanno anche riportato meno sintomi di prurito e bruciore dopo aver usato l’olio di CBD.
In che forme è disponibile il CBD per la psoriasi?
Il CBD, o cannabidiolo, è disponibile in diverse forme che possono essere utilizzate per trattare la psoriasi. La scelta della forma più adatta dipende dal consiglio del medico, dalla gravità della condizione e dalle preferenze personali.
Le principali forme di CBD per la psoriasi sono:
- Oli CBD: sono tra le forme più comuni. Possono essere applicati direttamente sulla pelle o ingeriti. Gli oli possono essere miscelati con creme o altri prodotti per la cura della pelle per un’applicazione più mirata sulle zone colpite dalla psoriasi.
- Infiorescenze di canapa sativa: come gli oli, possono essere utilizzate a livello topico attraverso bagni per fornire sollievo.
Qualsiasi sia il prodotto più idoneo alla tua condizione, è necessario assicurarsi di acquistare prodotti CBD da produttori affidabili che utilizzano materie di prima qualità. I prodotti di Canapa Montana contengono Cannabis Sativa L. coltivata e lavorata completamente in Italia, senza l’utilizzo di pesticidi e agenti chimici di nessun tipo.
Il CBD non è un farmaco miracoloso e non sostituisce i trattamenti convenzionali per la psoriasi. Tuttavia, secondo diversi studi scientifici, potrebbe essere un valido complemento alle terapie tradizionali, aiutando a ridurre i sintomi e migliorare la qualità di vita dei pazienti.
Se stai considerando l’utilizzo del CBD per la psoriasi, il nostro consiglio è di consultare il tuo dermatologo o un medico specializzato in fitoterapia.