Il cannabidiolo, CBD, è un principio presente nella cannabis sativa che ha dimostrato effetti antinfiammatori in diverse condizioni infiammatorie, tra cui la tendinite. Questo principio attivo tanto prezioso ha dimostrato effetti antinfiammatori in diverse condizioni infiammatorie, tra cui la tendinite. In questa news approfondiremo meglio questo argomento facendo riferimento agli studi scientifici svolti finora.
CBD e tendinite: funziona?
Negli ultimi anni, la cannabis legale è emersa come una potenziale alternativa per la gestione del dolore come quello associato alla tendinite. I cannabinoidi, i composti attivi della cannabis, interagiscono con i recettori del dolore presenti nel nostro sistema nervoso, contribuendo a ridurre la percezione del dolore.
In particolare, il cannabidiolo ha attirato l’attenzione dei ricercatori per le sue proprietà antinfiammatorie e analgesiche. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato la capacità del CBD di ridurre la produzione di sostanze infiammatorie, come le prostaglandine e le citochine, che contribuiscono al gonfiore e al dolore tipici della tendinite.
Un’analisi approfondita pubblicata nel 2015 sulla rivista Bioorganic & Medicinal Chemistry ha evidenziato come il CBD possa favorire la guarigione dei tessuti infiammati, inibendo questi processi infiammatori.
Cos’è la tendinite?
La tendinite è un’infiammazione che interessa uno o più tendini, ovvero le strutture fibrose che collegano i muscoli alle ossa, permettendo il movimento delle articolazioni. Quando un tendine si infiamma, provoca dolore, gonfiore e può limitare la mobilità dell’articolazione interessata.
Perché il tendine si infiamma?
Le cause più comuni della tendinite sono:
- Sovraccarico funzionale: movimenti ripetitivi e prolungati, come quelli che si compiono durante l’attività sportiva o lavorativa, possono irritare i tendini.
- Traumi: un colpo diretto o una torsione brusca possono danneggiare il tendine.
- Invecchiamento: con l’età i tendini perdono elasticità e sono più soggetti a infiammazioni.
- Altre patologie: alcune malattie infiammatorie o metaboliche possono predisporre alla tendinite.
Quali sono i sintomi?
I sintomi più comuni della tendinite sono:
- Dolore: è il sintomo principale e si localizza nella zona del tendine infiammato. Il dolore può peggiorare con il movimento e diminuire a riposo.
- Gonfiore: si manifesta come un rigonfiamento localizzato nella zona del tendine.
- Arrossamento: la pelle sopra il tendine infiammato può diventare rossa e calda.
- Rigidità: la mobilità dell’articolazione interessata può essere limitata.
Gli effetti del CBD sulla tendinite e i dolori muscoloscheletrici
Come già anticipato, il CBD ha destato non poca attenzione nel mondo scientifico per quanto riguarda il trattamento delle infiammazioni. In particolare, nello studio intitolato Cannabidiolo (CBD): un killer per l’artrite reumatoide infiammatoria fibroblasti sinoviali pubblicato sul National Library of Medicine si legge:
Il cannabidiolo (CBD) è un fitocannabinoide non inebriante della cannabis sativa che ha dimostrato effetti antinfiammatori in diverse condizioni infiammatorie, tra cui l’artrite. Tuttavia, il CBD si lega a diversi recettori ed enzimi e, pertanto, la sua modalità d’azione rimane elusiva. In questo studio, mostriamo che il CBD aumenta i livelli di calcio intracellulare, riduce la vitalità cellulare e la produzione di IL-6/IL-8/MMP-3 dei fibroblasti sinoviali dell’artrite reumatoide (RASF). Questi effetti sono stati pronunciati in condizioni infiammatorie attivando il potenziale recettoriale transitorio ankyrin (TRPA1) e aprendo il poro di transizione della permeabilità mitocondriale.
Aiuto nella gestione del dolore cronico
Gli ultimi studi scientifici che vedono il CBD protagonista, hanno dimostrato, non solo le sue proprietà antinfiammatorie, ma anche quelle terapeutiche, in particolare nella gestione del dolore cronico.
Il meccanismo d’azione preciso del CBD non è ancora del tutto chiaro, ma si ritiene che agisca su diversi fronti:
- Sistema endocannabinoide: interagisce con il nostro sistema endocannabinoide, una rete di recettori che regola molte funzioni corporee, tra cui il dolore, l’appetito e l’umore.
- Infiammazione: ha proprietà antinfiammatorie, aiutando a ridurre il gonfiore e l’irritazione che provocano il dolore cronico.
- Neurotrasmettitori: può influenzare i livelli di neurotrasmettitori come la serotonina e la dopamina, che sono coinvolti nella regolazione del dolore e dell’umore.
Possibilità di ridurre l’infiammazione
Per quanto riguarda invece la riduzione dell’infiammazione, come quella ai tendini, pare che il CBD agisca su diversi fronti:
- Sistema endocannabinoide: il nostro corpo possiede un sistema endocannabinoide, una rete di recettori che regola molte funzioni, tra cui la risposta infiammatoria. Il CBD interagisce con questi recettori, modulando la risposta infiammatoria e aiutando a ridurre il dolore e il gonfiore.
- Inibizione della produzione di molecole infiammatorie: è in grado di inibire la produzione di alcune molecole, come le citochine e le prostaglandine, che sono coinvolte nei processi infiammatori.
- Modulazione della risposta immunitaria: può influenzare il sistema immunitario, aiutando a ridurre l’attività delle cellule immunitarie coinvolte nei processi infiammatori.
CBD per la tendinite: cosa dice la scienza
Ma cosa dice la scienza riguardo al CBD come aiuto per la cura della tendinite? Approfondendo lo studio prima citato si legge:
Il CBD è stato utilizzato nel modello animale di AR, dimostrando effetti antinfiammatori e analgesici, ma il meccanismo d’azione non è stato identificato. Qui, dimostriamo che il CBD riduce la vitalità cellulare preferibilmente nel RASF attivato dal TNF tramite TRPA1 e target mitocondriali. Il CBD potrebbe ridurre l’infiammazione cronica poiché l’AR è caratterizzata da un ambiente ipossico nell’articolazione con concomitante disfunzione mitocondriale. In questo contesto, le cellule immunitarie e il RASF potrebbero essere specificamente vulnerabili a un “secondo colpo” indotto dal CBD, che porta alla delezione delle cellule immunitarie pro-infiammatorie e dei fibroblasti, risolvendo così l’infiammazione.
Sebbene siano necessari ulteriori studi per comprendere appieno i meccanismi d’azione e gli effetti a lungo termine del CBD nel trattamento della tendinite, i risultati finora ottenuti sono promettenti.
Quale CBD è meglio per alleviare i sintomi della tendinite?
Per un trattamento localizzato della tendinite, il CBD può essere applicato direttamente sulla zona infiammata sotto forma di creme, gel o come olio di CBD.
Il CBD potrebbe rappresentare un’opzione terapeutica naturale e potenzialmente efficace per il trattamento del dolore e dell’infiammazione associati a questa condizione, anche sotto forma di infiorescenze erba light.